The City We Have in Mind 3

Intelligenza artificiale e architettura (en) Artificial intelligence and architecture
L’architettura nella luce. Per secoli, il solo percorso della luce del giorno, senza spostare una pietra, ha permesso alle molteplici atmosfere generate di rispondere alle diverse attese emotive dell’uomo. Con la Rivoluzione Industriale, l’avanzamento della tecnologia ha progressivamente dotato gli edifici di impianti: tubature per fluidi, sistemi di riscaldamento, ed ascensori. Negli ultimi decenni, una nuova svolta tecnologica ha introdotto l’elettronica, con dispositivi di controllo della luce, delle aperture, i sistemi di sicurezza, oppure per ottimizzare il consumo di energia.
Tuttavia, l’architettura rimane un oggetto inanimato, al limite travestita da congegno ipertecnologico.
Nel prossimo futuro, affronteremo però un nuovo cambiamento: un’architettura equipaggiata con una Intelligenza Artificiale potrebbe, infatti, dare autonomia agli edifici, donando loro una vita.
Cosa potrebbe significare per noi umani vivere in spazi inizialmente programmati, ma che potrebbero non essere del tutto controllabili? Potenzialmente, quali sarebbero i compiti, di protezione e/o di rischio, da conferire ad uno spazio in grado di rilevare autonomamente i nostri bisogni, e rispondervi di conseguenza? Oppure dovremo, al contrario, intendere l’architettura come un elemento che, seppur sofisticato, rimane completamente sotto il nostro controllo, così da preservare il nostro senso di appartenenza e controllo dello spazio?
Abbiamo posto queste domande a noti psicologi, neuroscienziati, filosofi ed architetti, per investigare sugli effetti che gli avanzamenti dell’Intelligenza Artificiale potrebbero avere sugli esseri umani e sulla società.
Modera:
Silvia Camisasca, Giornalista e Fisica, Avvenire
Partecipano:
Cinzia di Dio, Neuropsicologa, Università La Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Eve Edelstein, Co-fondatrice di Clinicians for Design, California
Elizabeth Kostina, Caporedattrice, The Centre for Conscious Design, New York
Michael A. Arbib, Neuroscienziato, University of California, San Diego
Tony Belpaeme, Professore di Sistemi Cognitivi e Robotica, Plymouth University
Michael Wheeler, Professore di Filosofia, University of Stirling
Davide Ruzzon, Architetto, TUNED - NAAD Università IUAV Venezia e POLI Design Milano
(en)
Architecture in the light. For centuries, the light’s shift during the day, without moving a stone, allowed multiple atmospheres to respond to diverse humans’ expectations. With the Industrial Revolution, technological progress has progressively endowed the building with various systems: plumbing for water, heating machines, and lifts. In the last decades, technological evolution introduced electronics, with interfaces to manage lighting systems, openings, security perimeters, or to optimize energy consumption. Nevertheless, architecture has remained an inanimate object, maybe dressed in techno-brilliant disguises.
In the near future, we will face a new change: an architecture equipped with Artificial Intelligence could give autonomy to buildings, offering them a life.
What does it mean for humans to live in spaces that were initially programmed, but that are not completely controllable? What are the potentially protective/risky tasks we could confer to a space able to autonomously detect our needs, and respond to them – or over-ride them –accordingly? Or should we stick to the idea of architecture as an element that is sophisticated yet completely under our control, in order to preserve our sense of ownership of the space?
We posed these questions to renowned psychologists, neuroscientists, philosophers, and architects, to investigate the effects that advances in Artificial Intelligence could have on humans and society.
Moderator:
Silvia Camisasca, Journalist and Physicist, Avvenire
Participants:
Cinzia di Dio, Neuropsychologist, Università La Cattolica di Milano
Eve Edelstein, Co-founder of Clinicians for Design
Elizabeth Kostina, Assistant Editor-in-Chief at The Centre for Conscious Design
Michael A. Arbib, Neuroscientist, University of California at San Diego
Tony Belpaeme, Professor of Cognitive Systems and Robotics, Plymouth University
Michael Wheeler, Professor of Philosophy, University of Stirling
Davide Ruzzon, Architect, TUNED - NAAD Iuav University Venice and POLI Design Milano